· · Architettura Navale · · INTRODUZIONE ALLA STORIA DELL’ARCHITETTURA NAVALE · Larrie D. Ferreiro · · L’ARCHITETTURA
NAVALE · La
rivoluzione scientifica e l’epoca della vela nei secoli dal XVII° al XIX° · Dalle
montagne · Transformando
la marina militare · Attraversando
i mari. L’architettura navale nell’era industriale
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· L’Architettura Navale
Il termine "Architettura Navale" ha assunto
diversi significati nel corso dei secoli e ancora oggi si possono trovare
molte definizioni a riguardo (1). Nel XVII° secolo, quando venne usato per la
prima volta, questo termine significava letteralmente "l’architettura
del mare", simile all'architettura delle costruzioni o delle fortezze.
Effettivamente, la maggior parte delle illustrazioni delle navi provenienti
da quel periodo mostrano eleganti decorazioni sia a prua che a poppa, con
trascurabili particolari dello scafo o delle vele. Nel XVIII° secolo, quando la matematica diventò
rapidamente la lingua degli scienziati, degli ingegneri e degli studiosi,
l’architettura navale significava applicare la geometria al progetto della
nave, incluse le proporzioni dello scafo ed il tracciamento delle sue forme.
Il sistema attuale di disegno delle navi, che mostra le forme avviate dello
scafo, nacque in questo periodo. Dal XIX° secolo ad
oggi, la maggior parte delle definizioni di Architettura Navale includono la
nozione che la scienza sia usata per determinare "le leggi" della
costruzione navale, in modo che il costruttore possa essere sicuro che la
nave galleggi e navighi come ha desiderato. Quindi, una moderna
definizione è la seguente: Architettura Navale: applicazione della scienza alla
progettazione ed alla costruzione della nave, per prevedere le
caratteristiche e le prestazioni della nave prima che questa sia costruita. La rivoluzione
scientifica e l’epoca della vela nei secoli dal XVII° al XIX°
La Gran-Bretagna fu la potenza marittima dominante in
Europa per buona parte di questo periodo, per la ragione ben nota che questa
poteva essere invasa soltanto dal mare e di conseguenza la maggior parte
della spesa militare fu dedicata alla marina. Altre nazioni hanno avuto la
priorità di difendere i propri confini terrestri, così buona parte della
spesa fu dedicata ai loro eserciti. Non potendo sperare di competere con la
Gran-Bretagna nel numero di navi, alcune nazioni, in particolare la Francia,
hanno usato la scienza navale in modo tale da costruire ogni nave migliore
della precedente. Durante il XVII° ed il XVIII° secolo, ministri della
marina come Jean-Baptiste Colbert finanziarono la ricerca scientifica nel
progetto della nave, usando il “Grand Canal” nel palazzo di Versailles per
eseguire esperimenti su nuovi modelli di nave. Finanziarono inoltre la ricerca
nella navigazione, che ha condotto alla missione geodesiaca nel Perù che ha
contribuito a determinare le dimensioni terrestri. Dalle montagne
Nel 1735 la Marina francese e l'Accademia delle Scienze
inviò una spedizione nel Perù per collaborare nella verifica della forma
effettiva del globo terrestre. Era noto che la terra non fosse una sfera
perfetta ma gli scienziati non sapevano se questa fosse allungata od
appiattita sui poli, così i navigatori non potevano determinare con
precisione il punto nave in mare. Durante la decennale spedizione,
l'astronomo Pierre Bouguer ed i suoi colleghi marciarono su e giù per le Ande
misurando la lunghezza di un grado di latitudine all'Equatore. Durante questa
straordinaria odissea, Bouguer scrisse il “Traité du navire” (trattato sulla
nave) il primo libro di Architettura Navale che ha stabilito le regole
scientifiche per il progetto della nave, compreso il metacentro come misura
della stabilità della nave.
Transformando la
marina militare
La pubblicazione del “Traité du navire” nel 1746 ha
iniziato una nuova era che ha richiesto sempre più l'utilizzo della scienza
nel progetto e nella costruzione della nave. Cominciando in Francia e
diffondendosi in Europa, gli architetti navali hanno dato inizio ad un
intenso sistema di formazione ed addestramento che li ha trasformati dal
ruolo di "carpentieri puri" a membri molto stimati delle comunItà
scientifiche e dell'ingegneria. Le accademie scientifiche, promosse dai
governi, promossero concorsi con premi di notevole entità per migliorare la
progettazione e la costruzione delle navi. Le prove e gli esperimenti che
effettuarono non parrebbero fuori luogo in un laboratorio moderno. Ma dopo il
1789, tutto questo subì un brusco arresto. Attraversando i
mari. L’architettura navale nell’era industriale
Durante il 1800, la Rivoluzione Francese e le guerre
Napoleoniche misero termine alla maggior parte della ricerca e della
formazione nell'architettura navale allora finanziata dai governi. La Gran
Bretagna diventò l’indiscussa potenza marittima ed industriale ed i suoi
ingegneri usarono le loro nuove conoscenze scientifiche come ausilio per
risolvere i loro problemi pratici. In quel periodo la scienza del progetto
della nave fu trasformata in un mezzo che aiutò gli architetti navali, usando
il ferro ed il vapore, a progettare navi più grandi e più veloci, superando
le incertezze che presentavano queste nuove tecnologie. E’ di questo periodo
Isambard Kingdom Brunel e la costruzione del Great Eastern, una nave che precorse il suo tempo, e che ispirò
l'ingegnere William Froude per studiare la teoria della nave e mettere a
punto i metodi sperimentali che hanno introdotto l'architettura navale
nell'età moderna.
NOTE
(1)
Che
cosa è l’Architettura Navale e chi è l’Architetto Navale
L'Ingegneria può essere definita come una professione
orientata verso l'applicazione intelligente ed esperta di un insieme di
conoscenze basate sulla matematica, sulla scienza e sulla tecnologia,
integrate con conoscenze commerciali, economiche ed amministrative, acquisite
mediante lo sviluppo educativo e professionale. Questa professione è dedicata
a sviluppare ed a fornire infrastrutture, merci e servizi per l'industria e
la comunità. Corrispondentemente, l’Ingegnere può essere definito come un
tecnico che ha ed usa conoscenze scientifiche, tecniche ed altre pertinenti
all’oggetto del lavoro oltre alla necessaria comprensione ed abilità, per
generare, aumentare, fare funzionare o mantenere in efficienza sistemi,
strutture, macchine, impianti, processi o dispositivi sicuri e efficienti di
valore pratico ed economico. Recentemente il Royal Institution of Naval Architects
invitò i membri ed i non soci a suggerire le definizioni adatte di
Architettura Navale o di Architetto Navale. Nel seguente link è possibile leggere le definizioni
ricevute: www.shipsandscience.larrieferreiro.com/rina1999.htm (2) Quanto scritto è stato estratto, con il permesso
dell’Autore da: Larrie D. Ferreiro Ships and Science: The Birth of Naval Architecture in the Scientific
Revolution, 1600-1800 www.shipsandscience.larrieferreiro.com |
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